sabato 25 agosto 2012

Serie A 2012-2013: parte la caccia alla Juve


Campionato di calcio 2012-2013 al via: ecco come si presentano le squadre ai blocchi di partenza.


Prima fila (le favorite)

Juventus, Napoli, Roma ed Inter.
La Juventus sarebbe la favorita assoluta. Il campionato vinto senza partire con i favori del pronostico ha sicuramente incrementato l'autostima di tecnico e calciatori che ora credono fermamente nella riconferma. Anche senza top player (al momento) la squadra è ben attrezzata per un campionato di vertice, avendo aggiunto ad un'ossatura già solida e rodata acquisti mirati in grado di dare ulteriore concretezza. Asamoah, Isla e Pogba sembrano perfettamente funzionali al gioco di Conte, fatto di pochi fronzoli e tanta corsa, gioco che (almeno in Italia) potrebbe essere sufficiente per ripetere un campionato di vertice. I dubbi casomai possono nascere per la squalifica del mister: non siamo così sicuri che la sua assenza in panchina durante le gare risulterà indolore. Il tecnico bianconero è figura carismatica e sanguigna, abituato a mantenere il contatto "vocale" con la squadra per tutti i 90 minuti, da vedere come lo sostituirà Carrera. Altro dubbio è sulla "tenuta" emotiva: qualche scricchiolio in questo senso si è visto già in estate: il nervosismo di Buffon, la storia (evitabile) del "trenta sul campo" del presidente, la recente conferenza stampa di Conte e le frecciatine di John Elkan. Sassolini nella scarpa, risposte a provocazioni... ci mancherebbe. Ma forse un po' più di stile (già, proprio quello stile...)  non avrebbe fatto male.
Il Napoli parte quasi alla pari con i bianconeri. Il nervosismo eccessivo post Supercoppa sta a dimostrare quanto i partenopei sentano che questa potrebbe essere la stagione buona. Mazzarri sa di avere una grande occasione a disposizione: se Pandev riuscirà a non far rimpiangere Lavezzi e se Insigne dovesse esplodere, allora per le altre pretendenti potrebbero essere guai seri. Anche qui i dubbi nascono dalla difficoltà a mantenere equilibrio in un ambiente che sembra una polveriera, in più si aggiunga che anche la rosa a disposizione del mister toscano sembra un po' corta.
Anche la Roma sembra ben attrezzata per un campionato di vertice. Una campagna acquisti convincente dovrebbe aver messo a disposizione di Zeman i giocatori più adatti per il suo gioco. Il tecnico boemo sembra all'ultima chiamata e questa volta potrebbe essere quella buona per lasciare nel libro del calcio un segno tangibile, non solo per riscuotere l'ennesimo attestato di stima. La crisi economica ha livellato verso il basso il potenziale di tutte squadre ed allora quest'anno la differenza la potrebbe fare il gioco. Proprio su questo si punta nella capitale per rinverdire fasti che sembrano ormai lontani. Si aggiunga che a differenza di Juve e Napoli, qui sembra che si viaggi intelligentemente sottotraccia. A parte qualche battutina di Zeman, si parla poco e si lavora molto, segno che c'è la convinzione di poter raggiungere qualcosa di importante.
L'Inter invece è un mistero. A cavallo tra la prima e la seconda fascia, potrebbe fare benissimo come malissimo. Il problema è che il modulo di gioco adottato da Stramaccioni  (sia che scelga il 4-2-3-1 o il 4-3-2-1 o il 4-3-3) è spiccatamente offensivo per cui la coperta rischia di diventare invariabilmente corta. Negli anni recenti solo un certo Mourinho è riuscito ad ottenere la quadratura del cerchio (ne riparleremo), tutti gli altri hanno fallito. Questa volta  però abbiamo l'impressione che la società abbia capito che scopo della campagna acquisti è comprare i giocatori che vuole il tecnico e non quelli che piacciono a presidente o tifosi. Si spiegherebbero così gli arrivi di Gargano, Mudingayi e Pereira in mezzo al campo e quelli di Palacio ed anche Cassano là davanti. Il lavoro da fare non manca, ma la stagione che va a cominciare senza favoriti assoluti sembra fatta apposta per offrire una chance a molti. Da vedere con curiosità se la scommessa del Biscione sarà vinta sin dal primo anno.


Seconda fila (di rincorsa)

Milan, Palermo, Fiorentina.
Dopo aver praticamente smantellato la squadra, il Milan esce di diritto dalla prima fascia. Questo per i rossoneri dovrebbe essere l'anno della ricostruzione, ma a meno di colpi dell'ultim'ora, difficile che possano rientrare nella lotta per il titolo.
Se per una volta il presidente Zamparini lascerà al suo allenatore il tempo necessario per lavorare con la squadra, quest'anno il Palermo potrà fare bene. Sannino ha dimostrato di saper fare calcio sia a Varese che a Siena ed ora è chiamato a ripetersi in una piazza più importante. Il tecnico campano è un grande motivatore e sembra piuttosto impermeabile alle pressioni. Le possibilità di ben figurare ci sono tutte: potrebbe essere la sorpresa. 
Fiorentina. I Della Valle hanno dato a Montella una squadra che sulla carta sembra ben attrezzata. Dopo aver ben figurato a Roma e Catania, quest'anno l'Aeroplanino ha l'occasione per fare il gran balzo: da essere uno dei (tanti) giovani allenatori più in voga a diventare uno importante. In bocca al lupo anche a lui.

Terza fila (le altre)
Udinese, Chievo, Cagliari, Bologna, Parma, Atalanta.
Difficile per i friulani fare un miracolo ogni anno: ad ottobre Di Natale ne fa 35, Guidolin sembra un po' stanco e forse questa volta Pozzo ha venduto troppo... Staremo a vedere. Le altre sono un gruppo di provinciali guidate da tecnici emergenti con buone idee e tanta voglia di arrivare. 


Quarta fila (c'è da lottare).

 Lazio, Genoa, Sampdoria, Catania, Torino, Siena, Pescara.
Nomi eccellenti in questa fascia, ma d'altra parte il precampionato della Lazio non fa presagire nulla di buono, Preziosi non si capisce cosa voglia fare comprando e rivendendo mille giocatori all'anno, le neopromosse sanno in partenza di dover tirare fuori gli artigli, così come Catania e Siena sono consapevoli che il loro scudetto sarà la salvezza.

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